CONIATO IL TERMINE DEBOLICIDIO
(Proprietà intellettuale e copyright di A. Baiocchi: spiegato nei saggi del 2017 libro "Autopsia dell'amore malato" e 2019 "La violenza non ha sesso")

Da anni mi batto per far comprendere che nell'ambito della violenza,   il Genere del Carnefice e della Vittima è un fattore contingente e che è un gravissimo errore considerare la violenza Unidirezionale (UomoViolento/DonnaVittima), ma la si dovrebbe considerare BIDIREZIONALE (vittima e carnefice può essere chiunque). Questo perché la Matrice della violenza è culturale: risiede nell'incapacità di gestire le divergenze in modo sano, incapacità che riguarda ogni Persona indipendentemente dal Genere. L'Analfabetismo Psicologico (piaga del terzo millennio) induce infatti alla GESTIONE DICOTOMICA DELLE DIVERGENZE: per affermarsi, l’interlocutore in POSIZIONE DI POTERE  (fisico, psicologico, economico, di ruolo, legale)  prevarica (attua violenza)  sull'interlocutore in POSIZIONE DI VULNERABILITA'. Il comun denominatore di ogni vittima è l'essersi trovata in posizione di vulnerabilità a divergere rispetto ad un interlocutore in posizione di Potere , affetto però, da Analfabetismo Psicologico, in quanto chi è "alfabetizzato" non prevarica ma risolve la divergenza con modalità di reciproco rispetto.

A questo riguardo ho coniato il termine DEBOLICIDIO.

Giriamo l'Italia gratis per spiegare questa prospettiva
(vedere sotto la proposta "ABC DELLA RELAZIONE SANA")

Formazione gratuita in tutta Italia!

Il libro in cui è spiegato il "debolicidio"